Il 10 gennaio 2025, all’Istituto Einaudi di Pistoia, si è svolto CyberTrials – la cybersicurezza è un gioco da ragazze, un evento che abbiamo fortemente voluto come associazione Vento e Vertigine, di cui sono Presidente, e che ha rappresentato un momento importante di formazione, confronto e crescita.
CyberTrials nasce da una sinergia virtuosa tra Cybersecurity National Lab, Scuola IMT Alti Studi Lucca e Regione Toscana, ed è arrivato a Pistoia grazie all’impegno di tante persone che credono nella formazione digitale, nella cittadinanza attiva e nella parità di accesso alle opportunità.
La partecipazione è stata ampia e sentita, con studentesse protagoniste assolute di un’iniziativa che ha messo al centro temi complessi come la cybersecurity, l’etica digitale, la protezione dei dati e il gap di genere nelle discipline STEM.
Dopo un’introduzione teorica condotta da esperti del settore, in cui si è parlato di sicurezza online, social network, tecniche di OSINT e difesa personale dai rischi del digitale, è arrivato il momento del gioco. Letteralmente. Le partecipanti sono state coinvolte in una simulazione a squadre, progettata per attivare capacità di analisi, problem solving e strategia: tutte abilità fondamentali tanto nella sicurezza informatica quanto nella vita.
Perché cybersecurity e STEM devono parlare anche (e soprattutto) alle ragazze?

Viviamo in un contesto in cui la cybersicurezza è un’infrastruttura invisibile, ma indispensabile. Proteggere i dati, prevenire le minacce, riconoscere le truffe online, difendere i propri dispositivi: sono competenze trasversali, non più riservate agli “addetti ai lavori”. Eppure, sono ancora troppo poche le ragazze che si avvicinano a questi mondi con fiducia e continuità.
CyberTrials è stato anche questo: una sfida al pregiudizio silenzioso che spesso accompagna le materie tecnico-scientifiche. Un modo per dire che le ragazze non solo possono partecipare, ma possono guidare la trasformazione digitale. Con creatività, logica, visione, empatia.
La formazione come leva culturale
Quello che ci ha colpito di più è stato l’entusiasmo sincero, l’energia che si è creata, la voglia di mettersi in gioco. Ed è proprio questo il senso del nostro impegno con Vento e Vertigine: creare spazi di crescita libera e critica, in cui i temi dell’educazione civica digitale, della legalità e dell’innovazione non siano nozioni, ma esperienze. Perché formare alla cybersecurity oggi non è solo proteggere le reti: è proteggere le persone.
Un enorme grazie va all’Istituto Einaudi per l’ospitalità, alle docenti che hanno sostenuto il progetto, e a tutte le partecipanti che ci hanno ricordato quanto sia bello vedere la scuola dialogare con il futuro.
Un bel successo, sì. Ma anche un’utile osmosi tra lavoro e passione.