Cominciamo dalle definizioni, banali ma utili.
L’Innovation Manager un professionista trasversale, con competenze in management, digitale, sostenibilità e strategia d’impresa, capace di guidare aziende e organizzazioni nei percorsi di innovazione strutturata. Non si occupa solo di tecnologia: lavora su processi, cultura aziendale, flussi interni, cambiamento organizzativo.
In un mondo in cui tutto cambia più in fretta delle slide, l’Innovation Manager è quello che fa da ponte tra le idee e l’implementazione, tra i bandi ricevuti e le azioni reali, tra la voglia di innovare e la paura di sbagliare.
Insomma, serve a evitare che l’innovazione aziendale resti una bella parola da convegno.
Ma chiariamo subito un punto: non viene a installarti l’Intelligenza Artificiale sul bidet di casa.
L’Innovation Manager serve perché aiuta l’impresa a farsi domande scomode (ma necessarie) e poi costruisce, insieme, le risposte perché questa cresca davvero.
Tre casi, puramente esemplificativi:
- Un’azienda produce da vent’anni lo stesso bene, con lo stesso metodo, vendendo agli stessi clienti.
Fino a quando il mercato cambia. I margini calano, i competitor si digitalizzano, i fornitori diventano smart. L’Innovation Manager entra per analizzare i processi, ridurre sprechi, ripensare il posizionamento e testare canali nuovi. Non porta una bacchetta magica, ma una lente nuova per guardare il business. - Una PMI ha ricevuto un finanziamento PNRR ma non ha idea di come usarlo.
Macchinari nuovi, software mai aperti, procedure vecchie. Serve formazione interna, gestione del cambiamento, coordinamento tra direzione, consulenti e operativi. L’Innovation Manager si mette in mezzo: traduce, collega, concretizza. Non fa tutto da solo, ma crea il sistema. - Una cooperativa sociale vuole rendere più sostenibile il proprio lavoro.
Non solo a parole. Chiede: “Come possiamo misurare il nostro impatto ambientale? Come raccontarlo? Come renderlo un valore anche per chi ci finanzia?”. Ecco: qui innovazione fa rima con etica, trasparenza, governance. Anche questo è lavoro da Innovation Manager.
Conclusione (senza effetto wow)
Nel 2025, l’Innovation Manager non è l’ennesimo consulente motivazionale.
È una figura professionale strategica che aiuta l’impresa a innovare in modo sostenibile, concreto e misurabile.
Un ruolo che lavora nel mezzo: tra idee e realtà, tra sogni e strumenti, tra visione e operatività.
Che poi è il senso di tutto, no?