A Pistoia con Nicola Gratteri e Antonio Nicaso

Certe giornate lasciano il segno. L’8 dicembre 2023, Pistoia ha vissuto un momento di quelli che non si dimenticano facilmente: l’incontro con Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, organizzato dall’Associazione di cui sono Presidente, Vento e Vertigine APS, è stato più di un evento. È stato un atto collettivo di educazione alla legalità.

Il titolo era chiaro, quasi brutale nella sua sincerità: “La mafia fa schifo”. Nessun eufemismo, nessun filtro istituzionale. Solo parole vere, pronunciate davanti a quasi 500 studenti la mattina, oltre 300 persone nel pomeriggio, più di 6.000 visualizzazioni online in diretta. Numeri importanti, sì. Ma i numeri non raccontano tutto. Non raccontano l’ascolto attento negli occhi dei ragazzi, la tensione emotiva in sala, il silenzio rispettoso, la voglia di capire, di farsi domande.

Gratteri e Nicaso non sono soltanto due nomi noti nel contrasto alle mafie. Sono due voci coraggiose che da anni portano avanti un lavoro difficile, scomodo, necessario. A Pistoia hanno presentato il libro Il Grifone (Mondadori), ma soprattutto hanno parlato di mafie che cambiano, si digitalizzano, si muovono nei grigi delle economie e delle piattaforme. Mafie che si fanno sistema, e che proprio per questo richiedono cittadini più attrezzati culturalmente e digitalmente.

È qui che entra in gioco il nostro impegno come associazione. Vento e Vertigine lavora ogni giorno per diffondere una cultura della legalità, ma anche della cittadinanza digitale consapevole. Perché oggi combattere le mafie significa anche saper riconoscere le dinamiche online, evitare la disinformazione, proteggere i propri dati, sapere come funzionano i meccanismi invisibili del potere digitale. La mafia, oggi, non è più solo coppola e lupara: è anche algoritmo e riciclaggio via fintech.

E poi, soprattutto, ci sono loro: gli studenti. Le nuove generazioni. Quelle che più spesso sentiamo etichettare come disinteressate o passive. Invece no: erano lì, attenti, partecipi, pieni di domande vere e voglia di capire. E questo, forse, è stato il regalo più grande della giornata.

Un ringraziamento sincero va a chi ha reso possibile tutto questo: le scuole coinvolte, le istituzioni che ci hanno supportato, gli sponsor, i tecnici, chi ha promosso l’evento online e chi ci ha dato una mano anche solo con una parola. Un pezzetto di bellezza e consapevolezza che rimarrà nella memoria del territorio.

Perché l’antimafia non è una celebrazione. È formazione, cultura, responsabilità. E anche stavolta, ne siamo convinti: abbiamo seminato qualcosa di buono.

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